Riferimenti Storici di Campoleone

Campoleone

Quando oggi si parla di Campoleone si incorre in un grosso errore di localizzazione storica.
Difatti il territorio che noi chiamiamo comunemente Campoleone, sorto spontaneamente in questi ultimi decenni intorno al nodo stradale che la Nettunense forma con le vie per Lanuvio, per Cisterna e per la stazione ferroviaria, ricade sul territorio appartenuto sempre alla tenuta di Tufello, di Valle Oliva, alla tenuta di Campoleone (oggi tenuta Manzolini) e alla tenuta di Casal della mandria (Pascolare).

Tenuta Valle Oliva

Stemma Valle OlivaQuesta tenuta è una delle più piccole fra quelle che vennero a formare il nostro territorio.
Essa segue la storia sia di Civita Lavinia che di Ardea, perché appartenne in tempi diversi sia all’una che all’altra comunità.

  • 1244 I monaci dì san Lorenzo al Verano fuori le inurci sono i proprietari della tenuta.
  • 1410 Il feudo appartiene ai Colonna signori di Palestrina.
  • 1670 La tenuta passa sotto il Casale Altierifìno al 1913.

Tenuta Campoleone

Stemma Tenuta CampoleoneL’origine del nome di questa tenuta risale all’anno 1314, quando un ricco proprietario Iohannes Leonis possedeva la parte del territorio dell’odierna tenuta Campo-Leone.
Molte tenute di questa zona furono chiamati campi (Campo morto, Campo di carne) perché intorno al 1300 furono abbandonate e lasciate a prato naturale per il bestiame.

  • IX sec. Il monastero di san Lorenzo fuori le mura riceve l’investitura del feudo di Campo-Leone e anche di Valle Oliva.
  • 1422 Campoleone già spettava ai Savelli.
  • 1593 I Savelli vendono per 28.000 scudi d’oro la tenuta a Francesco Barberini
  • 1667 Il principe Barberini vende per 84.000 scudi d’oro la tenuta di Campo-Leone a Chigi a cui resterà tìno al 1923

Tenuta Tufello

Stemma Tenuta TufelloIl nome di questa tenuta deriva dalla costruzione superficiale del Suo territorio composto da tufo e “cappellaccio” molto friabile, detto in gergo Tufello.

  • IX secolo La tenuta era un jèudo del monastero di San Paolo fuori le mura.
  • 1421 Giordano Colonna acquista Tufello dal suddetto monastero.
  • 1461 I Coffarelli acquistano suddetta tenuta.
  • 1612 Marcantonio Borghese acquista Tufello dai Coffarelli.

Tenuta Casal della Mandria

La tenuta di Casal della Mandria (pascolare) cosi denominata dall’allevamento del bestiame, seguì le vicende storiche di Civita Lavinia. Lungo la strada che da Roma portava a Nettuno e il bivio per Civita c’era un antica osteria. Lo scrittore A. Ademollo ce ne da un ampia descrizione nell’opera “Anzio Nettuno dal secolo XVI al XVIII”.

L’hosteria di Civita

Lo scrittore Ademollo alla fine del 1800, nella sua opera “Anzio e Nettuno“, ci da notizie storiche sul territorio intorno a Lanuvio e precisamente riguardo alla zona dell’odierna Campoleone.
Forse questa è una delle più antiche testimonianze di questa zona, prima che cominciasse la lenta trasformazione.
Attraverso una lettura del 1500 scritta da una signora romana ad un destinatario ignoto, abbiamo raccolto notizie di come fossero questi luoghi nel XVI secolo (1500). La signora racconta che durante una scampagnata è costretta, per il tempo sfavorevole, a fermarsi all’ “hosteria di Civita”, che si trovava lungo la strada che da Roma portava a Nettuno (l’odierna Nettunense) e il bivio per Civita Lavinia (l’odierna Lanuvio). Dalla descrizione abbiamo ricavato notizie sul territorio:

  • strade accidentate e piene di fango
  • mezzo di trasporto: un “chocchio” con i cavalli
  • l’ “hosteria” era una specie di capanna divisa in due parti: una serviva da ristoro per i passeggeri, la seconda era occupata da porci e galline
  • i lumi erano torce
  • si coprivano con mantelli
  • il mezzo di riscaldamento era solo un grosso camino
  • gli utensili da cucina erano grossi calderoni dove cuocevano carne di pecora, mescolavano con un pezzo di legno
  • nei dintorni vivevano lupi, pecore e lepri

Intorno all’ “hosteria” solo vasti prati e, in lontananza, boschi. Il linguaggio usato dalla signora è diverso dal nostro. Abbiamo trovato qualche difficoltà nella comprensione. Ci sono parole strane chocchio, hosteria, havena, hora, et, si come, battiquore, ecc.
Il verbo viene messo sempre alla fine della frase es. “MENTRE ALLE COSE PASSATE RIPENSANDO, QUELLE A SCRIVERVI MI CONDUCO”. La maestra ci ha spiegato che nel 1500 la lingua italiana risentiva ancora dell’influenza del latino.

Riferimenti Storici

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